La cultura al primo posto – Testimonial i vincitori del “Premio Diomede”

La cultura della storia e dell’archeologia, la cultura della memoria e del ricordo, la cultura dell’integrazione e della solidarietà, la cultura del lavoro fisico e dello sport per tutte le età, la cultura dell’arte del ricevimento e del turismo matrimoniale, la pluralità delle culture e di persone sul palco della XIX Edizione del “Premio Diomede”, che insieme hanno concorso e concorrono alla valorizzazione e alla promozione del territorio e delle bellezze del ricco patrimonio di Canosa di Puglia. E poi, la magia del pianoforte di Giorgio Trione Bartoli, la voce portentosa del tenore M° Sabino Martemucci, la comicità esilarante di Carlo Maretti, il talk show condotto da Mauro Dal Sogno di RadioNorba hanno arricchito artisticamente la cerimonia di consegna del Premio Diomede che si è svolta sabato scorso sul sagrato della Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia(BT). La XIX Edizione del “Premio Diomede” ha inaugurato l’estate canosina sotto il patrocinio del Comune di Canosa di Puglia, con la direzione artistica affidata a Carlo Gallo della Music Art Management e l’organizzazione a cura del Comitato Premio Diomede, presieduto dalla professoressa Angela Valentino. Un folto parterre di pubblico e di autorità civili, militari e religiose tra le quali: il sindaco di Canosa Roberto Morra, il vice Francesco Sanluca, l’assessore all’archeologia Sabina Lenoci, il consigliere regionale Francesco Ventola, il Vescovo della Diocesi di Andria, Mons Luigi Mansi, il parroco della cattedrale di San Sabino Mons. Felice Bacco, il maggiore Vincenzo Pesapane del Comando Guardia di Finanza Gruppo Barletta, il fiduciario CONI Riccardo Piccolo, l’ingegnere Cosimo Giungato e i familiari dei premiati.

 

Come da tradizione, la prima premiazione è stata riservata “alla Memoria”, quest’anno, al professore Aldo Moro, a 40 anni dall’anniversario dell’omicidio dello statista ed a 60 anni dalla visita istituzionale a Canosa in veste di ministro della pubblica istruzione, grazie alle ricerche del Maestro Peppino Di Nunno che ha consegnato foto e documenti di quella cerimonia. Il comitato Premio Diomede,tutti i giurati e la comunità canosina sono grati e riconoscenti per “lo straordinario insegnamento che Aldo Moro ha lasciato in eredità a tutti noi e alle future generazioni, per costruire una rete di dialogo verso la pace, fondata sulla giustizia, sull’intesa, sulla cooperazione, non nella pace basata sulla contrapposizione di potenza e sull’equilibrio del terrore. Le sue lezioni ed esperienze docenziali per un futuro migliore attraverso la cultura della legalità e della partecipazione, l’unità nella diversità, il cambiamento nella solidarietà.” Un lungo applauso ha accompagnato la premiazione con l’intervento del giornalista Nicola Giampaolo autore del libro sulla “poliedrica personalità” di Aldo Moro intitolato “Occhi al Cielo – Sapienza dei piani alti della Provvidenza”, unitamente a Mons. Andrea Venezia.

Il “Premio Canusium” è stato consegnato a Mons. Pasquale Iacobone, Segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, che nel corso dell’intervista ha annunciato l’istituzione della prima giornata delle Catacombe che si terrà a Roma mentre si augura a breve la possibilità di far visitare al pubblico il primo tratto delle catacombe di S.Sofia a Canosa, l’eccellenza della religiosità cristiana. Proseguono i lavori di salvaguardia per rendere fruibile il sito che rappresenta un unicum non soltanto in Puglia ma per l’intero Mezzogiorno, visto che le catacombe canosine di Santa Sofia, datate fra il III e l’VIII secolo dopo Cristo, sono insieme con quelle di Siracusa e Napoli fra le poche cristiane presenti al Sud.

Il “Premio Aufidus”, al personaggio vivente di origine pugliese, l’ha ricevuto Don Geremia Acri, per la sua mission “dinamica e comunicativa carica di umanità e solidarietà, pregna di valori morali e sociali” svolta quotidianamente, che ha colto l’occasione per ribadire “l’importanza dell’accoglienza della diversità, una grande risorsa, l’accoglienza è un obbligo a guardare il volto dell’altro, a generare vita all’altro” .

Il preparatore fisico Barnabà Silvio Donato, della squadra Scandone Avellino in serie A di basket e del campione olimpico e mondiale di nuoto Chad le Clos, ha ritirato il Premio Diomede “Speciale” per l’impegno profuso nella promozione della “cultura del lavoro fisico, elemento imprescindibile per una buona prestazione sportiva ed il benessere dell’uomo in ogni fase di età e a tutti i livelli, in Italia e all’estero.” Applausi calorosi riservati al più piccolo dei premiati Pietro Vernò (10 anni) promessa del tennis locale, già vincitore del Master Nazionale Trofeo Kinder 2017 e reduce dalle gare disputate a Smrikva- Pula in Crozia. Non da meno quelli per l’imprenditore Franco Di Nunno tra i pioneri del wedding premiato per la “promozione e valorizzazione del territorio e delle sue professionalità grazie al turismo matrimoniale e al suo indotto”. Per motivi sopraggiunti all’ultimo momento l’imprenditore Mario Papagna non ha potuto presenziare alla premiazione facendo pervenire una missiva letta dal presentatore nel corso della cerimonia. Tutti gli insigniti del “Premio Diomede” si sono distinti attraverso le loro opere meritorie in campo culturale, sociale, artistico, sportivo, economico, imprenditoriale, producendo una ricaduta positiva sulla conoscenza e valorizzazione del territorio. I componenti del Comitato Premio Diomede, nel ringraziare quanti hanno reso possibile la buona riuscita della manifestazione, dalle istituzioni ai titolari delle ditte sponsorizzatrici, agli organi di comunicazione e stampa, ai premiati, agli ospiti intervenuti che con la loro presenza hanno onorato la cerimonia, al contempo hanno già riferito di mettersi subito all’opera per la programmazione della XX Edizione, un traguardo importante, un ulteriore e rilevante, passo in avanti, per la manifestazione, tra le più longeve della città.

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